Ultima modifica: 5 Marzo 2020
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Il leone che non sapeva scrivere

Iniziativa Libriamoci

dal libro di Martin Baltscheit

Il leone che non sapeva scrivere

Il leone non sapeva scrivere.
Ma a lui non importava perché sapeva ruggire e mostrare gli artigli.
E per un leone è sufficiente. (il leone)

Ma un giorno il leone incontrò una leonessa.
Era bellissima e stava leggendo un libro. (la leonessa)

Il leone si stava avvicinando per baciarla, quando si fermò a pensare: una leonessa che legge è una vera signora; e a una vera signora prima bisogna scrivere una lettera d’amore, e solo dopo si può dare un bacio.

(la leonessa legge)
O almeno così gli aveva spiegato tempo prima un missionario che aveva divorato. (leone)
Ma il leone non sapeva scrivere.

Allora il leone andò dalla scimmia e le disse: – Scrivimi una lettera per la leonessa!
L’indomani, il leone andò alla posta per spedire la lettera. Prima però volle sapere cosa c’era scritto. Allora tornò dalla scimmia e gli ordinò di leggerla.
La scimmia obbedì: (la scimmia)
“ Mia cara amica, vorresti fare quattro salti con me sugli alberi? Ho colto per te delle banane buonissime! Gnam! Te le regalerò!
Baci. Il leone.”
– Ma noooo!- ruggì il leone. – Io non scriverei mai una cosa del genere!
E fece a pezzi la lettera.
Allora il leone andò al fiume dall’ippopotamo: doveva assolutamente scrivergli un’altra lettera. (ippopotamo)
Il giorno dopo il leone tornò alla posta per spedire la lettera.
Ma anche stavolta volle sapere che cosa c’era scritto. Così tornò dall’ippopotamo e gli ordinò di leggergliela.
– “Mia cara amica, vuoi venire a sguazzare con me nel fiume fangoso e brucare un po’ di alghe? Gnam! Te ne regalerò un mazzetto! Baci. Il leone”.

Ma nooooo! Ruggì il leone. – Io non scriverei mai una cosa del genere!
Quella stessa sera fu il turno dello scarabeo ruzzolacacca. Il bravo insetto si mise proprio d’impegno… tanto che alla fine, cosparse la lettera con il suo profumo preferito. (scarabeo)
Il giorno dopo il leone tornò alla posta con la lettera. Nel cammino incontrò la giraffa. (giraffa)
– Bleah! Ma che cos’è che puzza così?
– La mia lettera! Rispose il leone – Me l’ha profumata lo scarabeo.
– Ho capito – disse la giraffa – sarei curiosa di leggerla. Posso?
E la giraffa lesse:
– “Mia cara amica, vieni a strisciare sottoterra con me? Vorrei mostrarti la mia bellissima collezione di cacca! Gnam! E’ buonissima! Te la regalerò! Baci, il leone”.

Ma nooooo! Io non scriverei mai una cosa del genere!
Arrabbiatissimo, il leone strappò la lettera e ordinò alla giraffa di scrivergliene un’altra.
La giraffa si sedette in riva al fiume, ma un coccodrillo di passaggio, pensò bene di mangiarla. (coccodrillo)
Allora il leone obbligò il coccodrillo a scrivere lui una lettera:
“Mia cara amica, ho della giraffa fresca per cena. Posso invitarti a mangiarla con me?
Se vieni, te la regalo. E’ buonissima! Baci, il leone”.

Oh no! Sospirò il leone -Io non scriverei mai una cosa del genere!
Furioso, il leone strappò la lettera e ordinò all’avvoltoio di scrivergliene un’altra.
E l’avvoltoio scrisse: (avvoltoio)
“Mia cara amica, sono il leone, il re di questa foresta, e vorrei tanto conoscerti”.
Il leone sorrise tutto soddisfatto: finalmente! Era proprio quello che avrebbe voluto scrivere!
Ma l’avvoltoio continuò:
“E se facessimo un voletto assieme a perlustrare la giungla? Intanto ho già messo via dei bei cadaveri freschi. Gnam! Un regalo per te! Baci, il leone”.

Questo è troppo, bastaaaaaa! – ruggì il leone.
– No! No! No!
E ancora No!
Nooooooooooooooooooooooooooooooo!!!

Io volevo solo scriverle che è bellissima! E che ho tanta voglia di vederla! Che vorrei solo invitarla a stare insieme, distesi sopra un albero, a guardare le stelle in cielo! Non può essere una cosa così difficile da scrivere!
E il leone ruggì.
Ruggì tutte le parole che avrebbe voluto scrivere se solo avesse saputo farlo.
Ma il leone non sapeva scrivere, e allora le ruggì ancora più e più volte.
– E perché non le hai scritte tu, allora?
Il leone si voltò: Chi ha parlato?
– Io – disse la leonessa alzando il musino dal suo libro.
Allora il leone rispose dolcemente, sorridendo con i suoi grandi denti:
– Non le ho scritte, perché non so scrivere…

La leonessa sorrise, diede al leone un bacino sul muso e poi lo invitò sul suo ramo.

Leone e leonessa

Il leone che non sapeva scrivere (videostoria)

 

 Gianni Rodari (filastrocche) (racconti)